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Certificati italiani dall’estero

Anche a chi è emigrato da anni spesso e volentieri vengono richiesti certificati di vario tipo prodotti dall’Italia. In questo articolo illustriamo come procurarsi vari tipi di certificati che possono essere richiesti per vari motivi.

In questo articolo non tratteremo, invece, il tema dei certificati britannici (ad esempio il DBS check) né di come ottenerli: per quelli vi rimando al sempre ottimo gov.uk. Un altro tema di cui non ci occupiamo è la traduzione: molti enti britannici vi chiederanno, giustamente, di tradurli. In alcuni casi viene richiesto di avvalersi dei servizi di un traduttore certificato, in altri accettano anche traduzioni giurate in tribunale, in altri casi ancora non occorre traduzione.

Segnaliamo che i Consolati di Londra e di Manchester mantengono una lista di traduttori consultabile da tutti. Consigliamo di affidarsi a un traduttore locale in quanto, per natura, più esperto in pratiche amministrative che coinvolgono enti italiani e britannici.

Certificati anagrafici

Tramite ANPR

Il modo più semplice per ottenere tantissimi certificati è quello di utilizzare l’ANPR (Anagrafe Digitale della Popolazione Residente). Una volta effettuato il login con SPID, con la CIE (Carta di Identità Elettronica) o con la CNS è infatti possibile scaricarli facilmente. Per un iscritto all’AIRE le tipologie disponibili sono: Anagrafico di nascita, Anagrafico di matrimonio, di Cittadinanza, di Residenza AIRE, di Stato di famiglia AIRE, Anagrafico di Unione Civile, di Contratto di Convivenza..

Purtroppo l’erogazione di certificati digitali gratuita tramite ANPR per motivi diversi da quelli per cui è prevista l’esenzione dal bollo non è stata rinnovata nel Decreto Milleproroghe 2023. Rimane possibile scaricare i certificati gratuitamente se si rientra in una delle esenzioni previste (spiegate qui sotto), altrimenti è necessario pagare l’imposta di bollo di 16€.

Una volta effettuato il login, selezionate “Certificati”, e selezionate il certificato (o i certificati). Poi, a meno che non si applichi uno tra i motivi elencati nelle esenzioni, selezionate “In bollo – con pagamento” e procedete al pagamento.

Potete scegliere se scaricarlo o riceverlo per email: in entrambi i casi la procedura è praticamente istantanea, e riceverete immediatamente in formato pdf il certificato richiesto, firmato digitalmente e valido per tutti gli utilizzi di legge. Ricordate che i certificati sono validi e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, infatti, per legge i certificati sono sempre sostituiti dalle autocertificazioni. I certificati hanno validità di tre mesi dalla data di emissione.

Per motivi di sicurezza non è possibile accedere all’ANPR senza un’identità digitale (SPID o carta di identità elettronica o CNS): qualora ne foste sprovvisti, l’invito è anzitutto a provvedere a ottenerne una: ci vuole poco, ed è facile (seguite la nostra guida). Se, per vari motivi, foste impossibilitati a dotarvene allora dovrete rivolgervi al vostro Comune italiano di residenza o ultima residenza, che verosimilmente vi chiederà di recarvi al proprio sportello in Italia.

Tramite ANPR è possibile anche stampare autocertificazioni e cambiare la propria residenza all’interno di un Comune italiano, spostandola in un altro Comune o anche rientrando in Italia dall’estero. Per cambiare il proprio indirizzo AIRE, ricordo, occorre invece usare Fast-IT.

certificatiaireanpr
Il 15 novembre si intende del 2021: verificate quali sono disponibili per voi!

I motivi di esenzione per il download gratuito attualmente previsti sono:

  • È stato modificato d’ufficio il nome della via e/o il numero civico del mio indirizzo di residenza.
  • Pensione estera.
  • C.T.U. nominato dal Tribunale o dal Pubblico ministero; curatore fallimentare.
  • Interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno.
  • Adozione, affidamento o tutela di minori.
  • Separazione o divorzio.
  • Onlus.
  • Società sportiva.
  • A fini processuali.
Tramite Consolato

Purtroppo il numero dei certificati scaricabili per chi è AIRE è ridotto rispetto a chi risiede in Italia, ad esempio al momento non risulta disponibile su ANPR il certificato di Stato Civile. Per ottenere questo o altri certificati che non risultano scaricabili sul portale occorre rivolgersi ai servizi appositi del proprio Consolato di riferimento.

Entrambi i Consolati (Londra e Manchester) erogano i certificati tramite un servizio esclusivamente postale. I certificati erogabili dai Consolati sono: certificato di stato civile, certificato di stato di famiglia, il certificato contestuale, il certificato di concordanza anagrafica, il certificato di iscrizione all’anagrafe consolare, il certificato di nulla osta al matrimonio, e la certificazione di conformità di una traduzione.

Attenzione: per questi certificati è necessario contattare il Consolato. Normalmente, non si può “aggirare l’ostacolo” rivolgendosi direttamente al Comune! Vi forniamo esempi di Comuni che specificano chiaramente la circostanza (Padova, Arezzo).

Ovviamente chi non è iscritto all’AIRE, risultando formalmente residente in Italia a tutti gli effetti, deve rivolgersi al proprio Comune normalmente e potrebbe trovare questi certificati direttamente su ANPR.

Tramite Comune

Infine, per tutti gli altri certificati anagrafici, è necessario rivolgersi al proprio Comune. Pensiamo ad esempio al caso dei certificati storici, ovvero di attestazioni riguardo circostanze passate (ad esempio un certificato che attesti che un individuo, attualmente sposato, era celibe dieci anni fa). I certificati hanno validità di tre mesi dalla data di emissione.

Un caso particolare di certificato storico per cui è necessario rivolgersi al Comune è l’estratto dell’atto di nascita: rispetto al semplice certificato anagrafico di nascita, contiene alcuni dati in più tra cui l’ora di nascita, il nominativo dei genitori e altre informazioni relative allo stato civile come matrimonio, divorzio, e così via. Spesso un documento riguardante la nascita viene richiesto nel Regno Unito, pensiamo ad esempio ad una domanda di status o visto per ricongiungimento familiare. In tal caso, sarà questo certificato a dover essere prodotto e non quello scaricabile da ANPR.

Certificati giudiziari

Per moltissimi lavori nel Regno Unito occorre un DBS check (Disclosure and Barrage Service). Il sistema è talmente diffuso che la prassi è che sia il datore di lavoro a richiederlo per un dipendente, a proprie spese. Si tratta semplicemente di un servizio che mostra eventuali condanne penali o reati commessi a chi ne fa richiesta. Tuttavia, nel caso di emigrati recenti o di lavori particolarmente sensibili dal punto di vista della sicurezza, non è insolito che oltre al DBS check venga richiesto un certificato dal precedente paese di residenza, nel nostro caso l’Italia.

Ci sono due tipi di certificato che possono essere richiesti: il casellario giudiziale, che riporta le sentenze definitive e le relative pene, e il certificato dei carichi pendenti, che riporta eventuali procedimenti penali in corso in cui si è imputati. Il casellario giudiziale, inoltre, si articola in tre sottotipi diversi (Certificato casellario giudiziale, Certificato penale del casellario richiesto dal datore di lavoro, Certificato del casellario giudiziale europeo). Solitamente il primo o il secondo sono sufficienti, ma questo può variare e dipende, alla fine, da chi vi sta richiedendo tale certificato. Si può richiedere anche la visura del casellario giudiziale, che però non ha valore certificativo e non riporta i dati anagrafici del richiedente.

Esistono, di fatto, due modalità per ottenere tali certificati: chiederli per posta, o prenotarli online (mi direte: non si può prenotare online e riceverlo per posta? Keep reading…).

La prima è quella che prevede una richiesta dall’estero, inviata all’ufficio del tribunale prescelto in carta semplice, a seguito della quale si riceverà il certificato per posta all’indirizzo specificato. Ahimè, i costi e le modalità di pagamento variano da ufficio a ufficio, ed è dunque necessario anzitutto informarsi con la sede prescelta su come inoltrare la domanda.

In alternativa, il casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti vengono rilasciati presentandosi di persona negli uffici di vari Tribunali in Italia, ed è possibile prenotarli online. Non tutti gli uffici permettono la prenotazione online di ogni tipo di certificato: se il vostro non figura nella lista, allora vi invito a contattarli per informazioni.
Per tutti gli altri, una volta scelta la sede, si potrà scegliere tra il rilascio di urgenza (nello stesso giorno, se lavorativo, ma pagando il doppio) o senza urgenza (in questo caso le modalità variano tra le sedi). Durante la compilazione della domanda sarà possibile delegare qualcuno al ritiro del certificato, ma in questo caso all’appuntamento per il ritiro sarà necessario presentare anche in caso di delega, anche la copia del documento di identità del delegante con i moduli di prenotazione e di delega firmati in originale dal delegante.

Per un italiano all’estero l’opzione ottimale sarebbe, chiaramente, un mix tra le due, ovvero prenotare il certificato online e poi, a spese proprie, farselo spedire al proprio indirizzo estero o, in formato digitale, al proprio indirizzo email. Sebbene non prevista ufficialmente dalla guidance, abbiamo riscontri di vari casi in cui contattando direttamente gli uffici competenti ci si è messi d’accordo per dare luogo alla spedizione dopo aver compilato i moduli online. Quindi… tentate!

Questi certificati una volta prodotti hanno una validità di 6 mesi. Ricordate che, qualora richiedeste il certificato dei carichi pendenti ad una Procura diversa da quella di residenza (o di ultima residenza AIRE), il certificato riporterà i soli procedimenti pendenti presso il relativo Tribunale. Pertanto è consigliato rivolgersi alla Procura associata alla vostra residenza, o ultima residenza in Italia.

Certificati sanitari

A volte all’estero vengono richiesti documenti sanitari di varia natura: sicuramente il più frequente è il libretto vaccinale, che riporta tutte le vaccinazioni ricevute da un individuo da quando è nato.

L’analogo sanitario dell’ANPR è il Fascicolo Sanitario Elettronico, a cui si accede sempre tramite identità digitale (SPID oppure Tessera sanitaria, se attivata come CNS). Per molti iscritti all’AIRE non sarà neppure mai stato creato, ma chi è emigrato di recente potrebbe trovarlo ancora attivo e ottenere da lì quello che cerca. Dal Fascicolo Sanitario Elettronico è possibile, infatti, scaricare. Ogni genitore potrà scaricare anche i dati relativi ai propri figli tramite il tab “Servizi per i tuoi figli”.

Tutti gli altri invece dovranno rivolgersi alla ASL associata al proprio indirizzo AIRE di ultima residenza, o alla ASL presso cui è stata effettuata la prestazione che si vuole certificare.

Per quanto riguarda i vaccini contro il Covid-19, che seguono un regime particolare legato al green pass, vi rimando alla guida specifica: Vaccini e Covid pass.

Certificati accademici

Tramite ANIS

Il modo più semplice per ottenere tantissimi certificati è quello di utilizzare l’ANIS (Anagrafe Nazionale Istruzione Superiore). Una volta effettuato il login con SPID, con la CIE (Carta di Identità Elettronica) è infatti possibile scaricarli facilmente e gratuitamente. Al momento sono disponibili tutti i titoli di laurea dal 2010 in poi, e i titoli di istruzione superiore dal 2017 in poi.

Una volta effettuato il login, selezionate “Titoli accademici” e selezionate la laurea di interesse. Potrete procedere direttamente al download. Il certificato contiene un QR code tramite il quale è possibile attestarne la validità, e non ha scadenza. Al momento viene emesso soltanto in lingua italiana.

Potete scegliere se scaricarlo o riceverlo per email: in entrambi i casi la procedura è praticamente istantanea, e riceverete immediatamente in formato pdf il certificato richiesto, valido per tutti gli utilizzi di legge. Ricordate che i certificati sono validi e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e i gestori di pubblici servizi, infatti, per legge i certificati sono sempre sostituiti dalle autocertificazioni.

Tramite l’istituto

Qualora il certificato non fosse disponibile su ANIS, o si necessitasse di attestazioni particolari (transcript, lista degli esami, diploma supplement, e così via), è necessario rivolgersi all’istituzione che ha conferito il titolo, ad esempio l’università o l’istituto in questione. Ogni istituzione ha procedure proprie, che ci è impossibile elencare in dettaglio: in linea di massima, la maggioranza delle università oggi permette di accedere tramite SPID o CIE, e effettuare il download della maggioranza dei documenti direttamente, in formato PDF.

Per licei e istituti superiori, invece, consigliamo di contattare direttamente la segreteria.

Una volta ottenuto il documento, a seconda dell’utilizzo previsto potrebbe essere necessario procurarsi uno statement of comparability tramite UK ENIC. La procedura si effettua online, inviando fotografie o scansioni in alta definizione dei documenti richiesti. Tuttavia, ciò non è sempre richiesto e suggeriamo di sincerarsene prima di investire tempo e denaro in tal senso.

C’è qualche certificato che vorresti richiedere dall’estero di cui questa guida non parla? Oppure hai, in passato, faticato a ottenere un certificato particolare e vuoi condividere la tua esperienza? Commenta questo post, oppure contattaci: ci aiuterai a migliorare questa guida!

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