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Viaggi da e per l’Italia

Potete verificare i consigli ufficiali qui per l’Italia, e su gov.uk per l’Inghilterra. Sconsiglio invece di riferirsi alle fonti ufficiali italiane per le regole UK, o i siti UK per le regole italiane.

Chi viaggia verso l’Italia dal Regno Unito

  • Non ci sono regole relative al Covid-19 (niente PLF, niente green pass, niente tamponi, niente mascherine).

Consigliamo anzitutto di leggere l’articolo dedicato ad Andare in Italia per tutti i consigli e le informazioni su documenti di viaggio, sanità, agevolazioni e consigli di ogni tipo.

Per entrare in Italia con un documento italiano è sufficiente che sia valido al momento di passare la frontiera. Un italiano può utilizzare indifferentemente passaporto o carta di identità per oltrepassare la frontiera italiana. Chi intendesse invece usare un passaporto di altra nazionalità dovrà seguire le relative norme in merito alla durata minima (anche se ai doppi cittadini consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato). Ad esempio, per un passaporto britannico la validità residua deve essere di almeno tre mesi.

Per la fine del 2024 per le frontiere dell’Unione Europea è prevista l‘entrata in vigore dell’ETIAS, un visa waiver elettronico che sarà richiesto a tutti i turisti non europei che non devono fare un visto. Al costo di 7€ si otterrà un’autorizzazione elettronica che durerà tre anni e sarà valida per ingressi multipli. Attenzione però! Avere l’ETIAS non vuol dire essere esenti dalle regole relative all’immigrazione, l’ETIAS in quanto visa waiver è soltanto un requisito aggiuntivo che non esonera da altri obblighi di alcun tipo. Qualora l’autorizzazione venisse rifiutata bisognerà chiedere un visto. Al momento l’ETIAS non è in vigore e comunque non sarà mai richiesto a un cittadino italiano o europeo!

Ci sono alcune accortezze generali per viaggiatori che non sono cittadini di un paese dell’Unione Europea (inclusi dunque i britannici):

  • In generale un cittadino UK che si reca in Italia per soggiorni di breve durata (<90 giorni) non necessita di permesso di soggiorno, deve solo dichiarare la sua presenza in Italia all’autorità di frontiera contestualmente all’ingresso. Qualora entrasse in Italia da un altro paese Schengen (e dunque senza controllo alla frontiera) deve invece inviare una dichiarazione di presenza alla Questura locale.
  • Un cittadino di un paese non UE diverso dal Regno Unito potrebbe avere bisogno del visto per visitare l’Italia (qui trovate il questionario per scoprirlo). Tuttavia, si applica una fattispecie particolare per i familiari: infatti, il cittadino straniero con legami di parentela con un cittadino UE ha diritto al rilascio gratuito e prioritario del visto (si veda qui per le norme europee, e qui per il caso italiano nello specifico).
    Ricordo anche che avere uno status o una BRC nel Regno Unito non dà alcun diritto aggiuntivo per andare in Italia o in UE: se è richiesto un visto ai cittadini di quel paese, continua a servire anche se hanno pre-settled o settled status, o una BRC o un permesso di altro tipo.
  • Se un viaggiatore che non è cittadino UE, inclusi dunque i britannici, riceve ospitalità in Italia, chi lo ospita è tenuto a dichiarare questa circostanza alla Questura locale entro 48 ore. Alberghi e strutture ricettive di solito lo fanno come prassi in autonomia, ma in teoria anche un privato che ospita anche solo per un giorno un cittadino extra-comunitario deve ottemperare a questo obbligo, pena potenziali multe salate. Le modalità di dichiarazione variano da Questura a Questura, dunque non ci è possibile indicarvele qui.

Chi viaggia verso il Regno Unito dall’Italia

  • Non ci sono regole relative al Covid-19 (niente PLF, niente green pass, niente tamponi, niente mascherine).

Per entrare nel Regno Unito con un documento italiano è sufficiente che sia valido al momento di passare la frontiera, se si ha un visto oppure il presettled o il settled status. Chi invece viene da visitatore deve avere un passaporto valido almeno per tutta la durata prevista del soggiorno. Chi intendesse invece usare un passaporto di altra nazionalità dovrà seguire le relative norme in merito alla durata minima (anche se ai doppi cittadini consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato).

Dal 2 aprile 2025 sarà in vigore l’ETA, un visa waiver elettronico che sarà richiesto a tutti i turisti che non devono fare un visto, inclusi quindi i cittadini europei. Al costo di £10 si otterrà un’autorizzazione elettronica che durerà due anni, sarà legata al passaporto e sarà valida per ingressi multipli. Attenzione però! Avere l’ETA non vuol dire essere esenti dalle regole relative all’immigrazione, l’ETA in quanto visa waiver è soltanto un requisito aggiuntivo che non esonera da altri obblighi di alcun tipo. Qualora l’autorizzazione venisse rifiutata bisognerà chiedere un visto.

Al momento l’ETA non è in vigore e comunque non sarà mai richiesto a un residente nel Regno Unito con presettled status, settled status o un visto di qualsiasi tipo. Sarà tuttavia richiesto a un cittadino europeo in visita nel Regno Unito. Le domande per l’ETA saranno inviabili a partire dal 5 marzo 2025. Consigliamo di utilizzare soltanto il sito ufficiale o una delle app ufficiali: attenzione! Il web è pieno di intermediari che si fanno pagare di più per inviare la richiesta per conto vostro.

Ci sono inoltre alcune accortezze generali:

  • A chi viaggia con carta di identità (che è accettata solo per chi ha Pre-Settled o Settled Status, o un analogo status di immigrazione), è fortemente consigliato (ma non obbligatorio) generare uno share code, stampare la pagina e portarla con se. Infatti, potrebbe essere richiesto di dimostrare lo status in fase di imbarco sull’aereo. Ciò ricordato che se l’imbarco venisse comunque rifiutato, si tratterebbe di un rifiuto illecito, e avreste diritto a rimborso, assistenza e risarcimento.
    Ricordiamo che, per chi ha Pre-Settled o Settled status, la carta di identità cartacea è utilizzabile solo fino al 31/12/2025, quella elettronica invece per sempre.
  • A chi viaggia con passaporto e ha Pre-Settled o Settled Status, è consigliato (ma non obbligatorio) generare uno share code, o almeno stampare la lettera o email con cui l’Home Office ve lo ha conferito e portarla con se (ancora meglio: metterla nella custodia del passaporto). Più dettagli qui.
  • A chi ha Pre-Settled o Settled Status e ha aggiornato da poco il documento sul portale dello status è consigliato di portare con se anche il vecchio documento, o almeno il numero o una fotocopia, così da aiutare il border officer a trovare il proprio status nel sistema. Questo se la modifica non risulta ancora effettiva (può volerci qualche settimana).
  • Per chi ha Pre-Settled o Settled status non ci sono limiti relativi alla scadenza del documento, purché sia ancora valido al momento di passare la frontiera.
  • A chi viaggia come turista o visitatore, avendo dunque il passaporto, consiglio di leggere questo articolo.
  • Chi viaggia con un visto deve, ovviamente, portare la relativa documentazione con se.
  • Per un cittadino extraeuropeo, un permesso di soggiorno europeo è irrilevante in merito alle regole per entrare nel Regno Unito. Consultate l’apposito questionario.
Regole per chi viaggia con presettled o settled status
Consigli per chi viaggia con Pre-Settled o Settled status. Per tutti gli altri serve il passaporto!

Viaggiare con bambini o minorenni

Sia l’Italia che il Regno Unito hanno regole precise quando a viaggiare è un minore. Tuttavia, entrambi i paesi si riservano di applicarle sia in fase di partenza che in fase di arrivo, dunque è buona norma assicurarsi di ottemperare alle regole di entrambi i paesi se si intende viaggiare, sia all’andata che al ritorno.

Le regole italiane stabiliscono che un minore che viaggia all’estero deve avere un documento individuale come passaporto o carta d’identità. Se viaggia con entrambi i genitori o con uno solo, non ha bisogno di documenti aggiuntivi, purché ciò risulti da almeno uno dei documenti di viaggio, o occorre portare con se un documento alternativo che lo dimostri (ad esempio il certificato di nascita).
Se viaggia con un altro accompagnatore (inclusi nonni, zii, fratelli, etc), fino a 14 anni è richiesta la dichiarazione di accompagno con il nome dell’accompagnatore, che si ottiene tramite il Consolato (Londra, Manchester) o la Questura competente per la propria residenza italiana. Un minore che ha compiuto 14 anni può invece viaggiare da solo e senza dichiarazione di accompagno.

Le regole britanniche stabiliscono che un minore che viaggia all’estero con entrambi i genitori o con un solo genitore o con un’altra persona deve avere il permesso di tutti coloro che hanno la responsabilità genitoriale. Un minore può viaggiare da solo, ma è comunque necessario ottenere il permesso di tutti coloro con responsabilità genitoriale. Normalmente è sufficiente esibire una lettera del genitore (o tutore) eventualmente assente, su cui siano riportati anche i contatti telefonici e dettagli riguardo al viaggio (durata, tipologia). Se un “child arrangement order” stabilisce che il bambino debba vivere con uno dei genitori, è possibile portarlo all’estero per 28 giorni senza permesso, a meno che un ordine del tribunale non dica il contrario. Nel caso di viaggi lunghi, sarà necessario indicare anche ulteriori dettagli (ad esempio, se rilevante, l’istruzione che riceverà il minore all’estero in sostituzione della scuola).

In sunto, le regole britanniche sono più stringenti ma le regole italiane sono più formali. Consigliamo quindi di munirsi di:

  • Lettera con permesso di tutti i genitori o tutori assenti, che riporti i relativi contatti.
  • Prova di parentela (nome sul passaporto del minore, o certificato di nascita) di almeno un genitore o tutore presente.
  • Dichiarazione di accompagno rilasciata dal Consolato (Londra, Manchester) o dalla Questura, nel caso di minori fino a 14 anni che viaggiano con accompagnatori diversi dai genitori.

Inoltre, dobbiamo menzionare che alcune compagnie aeree hanno requisiti aggiuntivi per accettare minori come passeggeri, che vengono specificati sui relativi siti.

Domande frequenti (Covid-19)

E le mascherine?
Dal 1 ottobre 2022 le mascherine In Italia sono obbligatorie solo in alcune strutture sanitarie. Tuttavia, molte persone le indossano abitualmente e se desiderate portarne una per la vostra sicurezza ciò apparirà perfettamente normale.

Cosa posso mettere nel bagaglio?
La risposta breve è… per uso personale, qualsiasi cosa (nei limiti del ragionevole). La situazione è virtualmente identica a prima della Brexit – le cose sono cambiate, e parecchio, riguardo l’import/export dei beni commerciali, ma non per gli oggetti destinati all’uso personale. Come prima, ci sono limiti specifici su alcol, tabacco e altre categorie speciali. Per ulteriori dettagli, consultate questa pagina del governo. Riguardo gli animali domestici, consultate la nostra guida sul tema.

Pongo l’accento su una bufala comune riguardo presunti divieti su cibo e piante: come principio generale, per uso personale, potete portare qualsiasi cosa che rispetti le regole dell’Unione Europea: carne, pesce, formaggi, piante. Naturalmente a volte ci sono disposizioni specifiche dovute a circostanze particolari – ad esempio limiti su tipi di carne o prodotti a causa di epidemie, per cui consigliamo di consultare il link ufficiale per i dettagli più aggiornati.

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49 commenti su “Viaggi da e per l’Italia”

  1. Buongiorno,
    Vorrei un chiarimento sui COVID test rapidi antigenici accettati dall’Italia. Vorrei sapere qual è la sensibilità accettata per entrare in Italia dallo UK. L’aeroporto di Manchester esegue test antigenici rapidi per 30 pounds, tramite l’azienda Collinson, quindi vorrei sapere se l’Italia li accetta, invece di spendere il doppio per il test molecolare.
    Grazie per l’aiuto.

  2. Ottimo sito , grazie
    Hai qualche informazione in più per chi avesse fatto 1 ‘ dose Astra Zeneca in uk e seconda dose Pfizer in Italia ? ( come sai a un certo punto Italia ha introdotto seconda dose con Pfizer anche a chi avesse avuto 1 dose AZ , in Uk non era così e non avrei avuto diritto a seconda dose Pfizer ma ho preferito non rischiare )

      1. Grazie ! Scusa non mi sono spiegato bene
        Avendo fatto un vaccino in Italia e uno in uk secondo the al rientro dalle ferie in uk ( da Italia ) mi permetteranno di evitare i 10 gg di quarantena ?

  3. Ciao e complimenti per tutte le preziose informazioni che offri!
    Dovrei riuscire a tornare a Manchester (finalmente!) verso la fine di settembre, quando sarò vaccinato con 2 dosi. Stando alle regole attuali, ho visto che occorre prenotare il “day 2” test in anticipo, anche per poter inserire il relativo codice di prenotazione sul PLR.
    So che c’è l’elenco ufficiale dei providers che fornisce il governo sulla pagina dedicata (https://www.find-travel-test-provider.service.gov.uk/test-type/) ma, a parte Collison in aereoporto che suggerivi (che puoi prenotare soltanto in certi giorni e fasce d’orario…ad esempio se si arriva dopo le 23.00 occorrerebbe attendere in aereoporto fino alla mattina seguente), potresti dare qualche altra informazione (magari basata anche sul feedback di conoscenti o altri lettori del blog) su dove poter fare il test?
    Sto, come dicevo, monitorando un volo che arriverebbe a Manchester dopo le 23.00…sinceramente preferirei andare alla mia destinazione appena arrivato e magari fare il test il giorno successivo (anche “on site”, presso qualche struttura/laboratorio in città) senza dover tornare per forza all’aereoporto…sulla pagina del governo UK è complicato (se non impossibile) capire dove opera/risiede il singolo provider…come fare a capire quali sono quelli papabili di Manchester?

  4. Buongiorno, sono interamente vaccinata NHS e sto impazzendo nel cercare di trovare risposta alla seguente domanda: Mi voglio recare in un paese UE per piu’ di 15 giorni dall’Inghilterra. Da li’ vorrei recarmi in Italia via aereo usando il certificato vaccinale NHS. E’ possibile?
    Non esiste una risposta a questa domanda, tutti assumono che col pass NHS uno arrivi direttamente da UK, e la certificazione NHS non e’ elencata fra i certificati esteri equivalenti (tipo quello USA).
    Gli Italiani residenti in UK ormai possono solo fare ingresso in Italia da UK, per qualche assurda ragione?
    Ho mandato mille mail e ricevo solo link a documenti gia’ letti, nessuno dei quali chiarisce questo punto.
    Grazie mille in anticipo e cordiali saluti,
    Elisa

    1. A mio parere no, in questa pagina (https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5411&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto) si parla di equipollenza a quelle dell’Unione europea per l’accesso ad attività e servizi *sul territorio italiano* come ristoranti al chiuso, musei, cinema.
      Sembra che l’equipollenza non venga estesa ai requisiti per entrare in Italia da paesi terzi. A quel punto si applicano i requisiti del paese da cui provieni, che puoi controllare sul solito questionario ViaggiareSicuri linkato nella prima riga di questa guida.
      Rimane che, non essendo tu stata in UK nei precedenti 14 giorni, non sei soggetta alla quarantena obbligatoria: per avere un “green pass” valido per entrare da un paese EU, ti basta un tampone nelle 48 ore precedenti.

  5. Buongiorno Cesare,
    Vivo in Inghilterra e tra pochi giorni andrò in vacanza in Italia. Al termine dei cinque giorni di quarantena il tampone obbligatorio va fatto tramite il servizio sanitario nazionale o ci sono alternative? Chiedo in quanto arriverò di domenica, e se il giorno d’arrivo viene considerato “giorno zero”, rischio di rimanere bloccato in casa anche nel weekend successivo.
    Grazie

  6. Grazie. Ottenere una risposta da loro richiede un pelino di tempo in più, rispetto al minuto trascorso tra l’approvazione del mio commento e la tua risposta.
    Dimenticavo: complimenti per l’articolo e il lavoro di raccolta informazioni a monte.

  7. Buongiorno Cesare,
    ho letto che da domani 31 agosto non sara’ piu obbligatoria la quarantena.
    Io parto dall’Italia con il green pass e test negativo ma resto a Londra solo 30-35ore..quindi il tampone che ho fatto in italia dovrebbe bastare?
    Devo cmq registrarmi per il test day 2 anche se fisicamente non lo posso fare in quanto rientro prima?
    grazie

    1. Se la domanda è se puoi usare un qualsiasi test più di una volta la risposta è sì, purché rientri nei limiti di ore per viaggiare. Detto ciò, controlla anche se al tuo caso si applica una delle tante eccezioni previste dall’Italia per spostamenti brevi.
      La risposta sul lato inglese della questione è nelle FAQ, ed è sì, un soggiorno breve non esenta da nulla. Inoltre il test Day 2 va fatto “entro il Day 2”, puoi farlo anche 5 minuti dopo essere atterrato (e molti fanno proprio così).

  8. Intanto grazie della risposta..non ho ben capito scusami,,
    Quindi devo cmq farlo anche se sono in possesso di un test antigenico valido per 48 h fatto in Italia?Quel tempone serve all’Italia non piu’ a Uk..
    Atterro a London stansded ma purtoppo ad un orario tardo..

    1. Non devi interpretare le cose, devi seguirle in modo letterale.
      Quando entri in UK devi avere un test antigenico o molecolare negativo effettuato nei tre giorni precedenti, e devi aver prenotato il test Day 2 (se vaccinato) o i test Day 2 e 8 (se non vaccinato) da una lista di provider autorizzati sul sito del governo.
      Quando entri in Italia devi avere un test antigenico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

  9. Ciao e grazie mille per questo bel riassunto!
    Domanda stupida per la quale credo di conoscere gia’ la risposta.
    Un mio amico arrivera’ domani a Manchester e deve acquistare il tampone day 2. Poiche’ il soggiorno sara’ molto breve (dal 2 al 5 settembre) si domandava se il tampone day 2 rilasciasse anche un certificato fit to fly per tornare in Italia.
    (chiedo scusa per gli accenti/apostrofi, ma sto scrivendo dalla tastiera inglese)
    Grazie mille!

    1. Va bene *qualsiasi test* effettuato nelle 48 ore precedenti all’arrivo in Italia. A nessuno importa se è Fit to fly, se viene da un tampone Day 2, se è stato fatto dall’NHS o in ospedale, se è antigen o PCR, nulla. Se hai un certificato (qualsiasi, “fit to fly” è una mezza scam delle compagnie aeree), va bene.

  10. Salve,
    complimenti x il sito.
    Volevo una delucidazione i prossimi giorni partirò per Bristol dove starò per 41 ore, chiaramente farò il tampone prima della partenza.
    Per quanto riguarda il test day 2 ho letto sul sito e riporto sotto :
    It also applies if you are:
    taking part in an approved COVID-19 vaccine trial in the UK or the USA
    under 18 and resident in the UK, a UK Overseas Territory, the USA or one of the specified European countries
    If you will be in England for less than 2 days you still need to book and pay for a day 2 COVID-19 test. You only need to take the test if you are still in England on day 2.
    Quindi nello specifico io devo prenotare e pagare il test , quello che trovo + economico, e poi non devo farlo fisicamente se parto prima del secondo giorno?
    Utilizzo il primo tampone italiano ancora valido giusto?
    Grazie

    1. Corretto. Il test “Day 2” va fatto entro il giorno 2, non necessariamente il giorno 2, quindi puoi farlo anche appena atterrato. Visto che hai pagato per farlo, forse sarebbe l’idea migliore.
      Dici che il test italiano sarebbe ancora valido – la durata della validità è 48 ore, tu dici che starai in UK per 41. Anche se lo fai prima di partire, saresti vicino alla scadenza… sicuro di non volerti tutelare da possibili ritardi aerei? Come avrai certamente letto, il test va fatto entro 48 ore prima dell’>arrivo< in Italia.

  11. Sono d’accordo con te xò dall’altra parte se il tampone a Bristol non dovesse avere il risultato sperato mi accollerei un rischio ulteriore.
    Quindi in realtà deduco che il tampone day 2 sia la condizione di ingresso e venga controllato in entrata UK ma non in uscita ed al ritorno in Italia qualora ho già un tampone italiano valido ed entro 48h giusto?
    grazie

  12. Mi spiego meglio: il primo tampone è negativo e quindi parto verso Uk ma nel tempo di permanenza se per sfortuna dovessi prendere il virus rischierei a fare il tampone del day2 e farmi la quarantena.
    Invece da come è scritto sullo stralcio del sito che ti ho riportato sopra basterebbe avere la prenotazione anche se fisicamente non faccio il tampone perchè riparto con il volo di rientro prima del momento in cui avrei dovuto fare il tampone. esempio Ho una prenotazione a Bristol il giorno 2 ma il mio volo di rientro è il giorno 1.
    A quel punto avrei un unico risultato del tampone fatto in italia ed ancora valido nelle 48 ore.
    In sunto dal sito ufficiale mi sembra di capire che per l’ingresso in Uk verificano se si è in possesso della prenotazione tampone day 2 ma che effettivamente non è obbligatorio farlo fisicamente.
    Non mi sembra invece sia necessario esibirlo prima del volo per l’italia avendo il risultato del tampone ancora valido entro le 48 h?

    1. Non è obbligatorio farlo se te ne vai prima della fine del Day 2, corretto. E anche fosse certo non te lo chiederebbe mai lo staff aeroportuale!
      Detto ciò, sarebbe meglio non prendere un aereo se “per sfortuna si prende il virus”… un tampone in più (visto che l’hai pagato) male non fa.

  13. Ciao Cesare,
    sei prezioso per molte persone, grazie per tutte le informazioni.
    Dunque io devo partire per Manchester il 2 ottobre. Sono vaccinata e oltre a fare il tampone prima di partire devo prenotare il tampone in UK: la mia domanda è se posso prenotarlo con Collins sia per l’arrivo che per la partenza.
    Grazie ancora
    Cristina

    1. Ciao Cristina, la risposta è sì: il test Day 2 va fatto entro il secondo giorno, e dunque va bene farlo anche appena atterrati con Collinson in aeroporto.
      Tuttavia ti invito ad aspettare: indiscrezioni giornalistiche parlano di un cambio delle regole imminente, e non è detto che per noi vaccinati sarà ancora necessario il test Day 2.

  14. Ciao Cesare,
    Grazie per quello che fai !!
    Avrei necessità di un chiarimento,
    Devo partire urgentemente in Italia, non sono totalmente vaccinato e la mia permanenza sarà di tre gg (quindi inferiore ai 120gg)
    Se ho capito bene:
    Devo effettuare un test pre partenza entro le precedenti 48 ore (consigliato anche se non obbligatorio).
    Compilazione DPLF e Prenotazione del test day2 e day 8 (anche day 5 se voglio anticipare fine quarantena con release scheme)
    All’arrivo in Italia no quarantena, test entro le 72 ore con foglio in inglese per ripartire in Uk
    All’arrivo in Uk effettuare i 3 test prenotati in precedenza.
    I miei dubbi:
    1) Per il fatto di non restare più di 120gg, si parla di un modulo di autocertificazione, ma non ho capito se e’ un modulo ben specifico e dove si può trovare.
    2) non dovendo effettuare quarantena in Italia , non ho la necessità di compilare il DPLF all’andata cioè per la mia permanenza in territorio italiano , corretto ?
    Grazie in anticipo

    1. Per il riassunto… rileggi!
      1) 120 ore non giorni. Se ti verrà richiesto dovrai autocertificare, ma non è richiesto a priori (il dPLF contiene quell’opzione quindi tu dichiarerai di star usufruendo di quella deroga).
      2) no! Tutti devono compilarlo

  15. Ciao Cesare,
    mi servirebbe gentilmente una info:
    per i non fully vaccinated , nel DPLF si deve inserire il codice ricevuto dopo la prenotazione dei test Day 2 e Day 8 (quesi due li ho giá per cui tutto ok )
    Vorrei applicare per il release scheme in modo da ridurre i tempi di quarantena da 10 a 5 giorni,
    Anche in questo caso c’é un codice da inserire nel DPLF ?
    grazie in anticipo

  16. Buongiorno Cesare, ho dato un occhiata ai vari post ti chiedo una conferma in merito :
    Partiro ‘ per Uk (volo Pisa Stansted) il 30/10/21
    ho gia’ prenotato nel sito Governativo UK il kit Day2-and Day8 (PLF ecc ) volevo solo conferma sul mio test Antigenico che faro’ in farmacia con rilascio Green Pass anche in Inglese, ok questo e’ un test antigenico rapido che dovrebbe essere valido per l’imbarco sul volo giusto?
    Grazie
    Alessandro

  17. Ciao Cesare, volevo solo ringraziarti per questa pagina e i suoi puntuali aggiornamenti. Mi è stata utilissima nei due viaggi in Italia che ho effettuato quest’anno. Tutte le informazioni sono risultate accurate e ben presentate, facendo chiarezza tra i vari decreti (a volte ambigui) dei due paesi.
    Enrico

    1. Ciao Enrico – grazie. Questa pagina nasce proprio perché, non essendo una fonte ufficiale, può permettersi di abbandonare un po’ il burocratico/ambiguo e dire le cose in modo più chiaro per tutti. Ovviamente se ci fosse un conflitto affidatevi alle fonti ufficiali!

  18. Ciao Cesare, ottima pagina, informazioni veramente importanti e chiare per tutti. Mi chiedevo se tu o altri che leggono abbia avuto esperienza per quanto riguarda i controlli del vettore sul test antecedente all’arrivo in italia. Vorrei utilizzare il test del ‘Day 2’ PCR come test di rientro, ma finora i risultati ricevuti dalla compagnia utilzzata non hanno mai scritto l’orario, e nel sito viaggiare informati dice “48 ore precedenti all’arrivo in Italia”. Se per esempio dovrei fare il test la mattina dell’1o Dicembre e arrivare in Italia la sera del 3, potrei incorrere in problemi alla partenza/arrivo? Grazie a chi voglia condividere le proprie esperienze

    1. Ciao Lorenzo, confermo le “48 ore precedenti all’arrivo in Italia”, quindi nel caso che descrivi il test non sarebbe più valido. Comprendo il problema che descrivi: se il test è di quelli “fai-da-te” che poi vengono certificati chi prende nota dell’orario?
      Temo di non poterti dare una risposta certa, se non che tanto tempo fa a un utente risposero che i test “fai-da-te” non erano validi… tuttavia nella pratica sappiamo di centinaia di persone che hanno viaggiato con certificati successivi a un “fai-da-te”, quindi sembra che questa vecchia indicazione sia superata. Potresti contattare il numero indicato nel sito “Viaggiare Sicuri” e chiedere cosa succede se il referto del test riporta solamente il giorno in cui è stato effettuato.

  19. Ciao Cesare,
    grazie ancora per il preziosissimo servizio. Scrivo per un’informazione riguardo una situazione particolare che mi è successa oggi.
    Ho effettuato il lateral flow test da Collinsons all’aeroporto e mi sono imbarcato per rientrare in Italia dopo una breve permanenza (nota che sono residente in Italia, ero arrivato sabato ed effettuato PCR test -negativo- con risultato “same day” e la partenza di questa mattina era ovviamente pianificata da tempo ed indicata sul PLF).
    Quando sono sbarcato in Italia, togliendo il telefono dalla modalità “aereo”, ho trovato un messaggio email da parte di NHS (inviato ad onor del vero pochissimo tempo prima del boarding, ma letto da me appunto solo dopo il mio arrivo in Italia visto che avevo il telefono “morto” attaccato al caricabatteria portatile in valigia e che quando l’ho riacceso in aereo ovviamente non c’era segnale…).
    Il messaggio era relativo al “test & trace”, in pratica diceva che qualcuno a cui era stato diagnosticato il COVID mi aveva segnalato come “contatto” (e, giuro, ancora devo capire CHI e QUANDO abbia fatto una cosa del genere visto che in UK pochissimi hanno me come “contatto” e stanno tutti bene…) per cui, secondo NHS ovviamente, dovevo/avrei dovuto isolarmi per 10 giorni.
    Nella mail ricevuta c’è un “invito” (anche qui non si capisce…è obbligatorio o no?!?) tramite link cliccando sul quale si chiede la registrazione alla “app” di “test & trace” ma che per me già in partenza non è possibile effettuare perché uno dei primi requisiti è l’indicazione di un indirizzo fisico in UK che ovviamente non ho (vuoi perché non ho un indirizzo “fisso” in Inghilterra, sia perché “ormai” sono fisicamente in Italia e dovrei dichiarare qualcosa di falso quindi…).
    A parte dimostrare loro che la mia partenza e la spedizione del loro messaggio si sono praticamente accavallati (e che il fatto che io non l’abbia visto subito naturalmente è stata solo una coincidenza…), vorrei sapere se qualcuno può dirmi come dovrei comportarmi a questo punto!
    1) Non c’è un indirizzo email/numero di supporto da chiamare (dicono che chiamano loro ma per ora nessuno si è fatto vivo)
    2) Ormai sono in Italia…come potrei mai effettuare (ad esempio) un test-to-release PCR con uno dei provider ufficiali del Gov.uk ???
    3) Ha senso che io mi auto-isoli qui quando ho tutti i requisiti (vaccinazione, green pass e lateral-flow-test negativo) per non farlo stando alla normativa Italiana??
    4) Ho letto da qualche parte che, per la normativa inglese, potrei risultare esente dall’auto-isolamento essendo completamente vaccinato (visto che nel messaggio arrivato non si cita la variante Omicron nel caso in questione, questo sarebbe un criterio per evitare l’isolamento) ma non è chiaro se lo stato di “fully-vaccinated” vale solo per chi ha ricevuto le due dosi in UK (io ovviamente le ho fatte in Italia…ma la doppia vaccinazione, ad esempio, è riconosciuta in UK per l’ingresso nel paese con “restrizioni ridotte”…)
    5) Ho un PCR (sabato scorso) e un lateral-flow (stamani!) negativi…doppia dose e relativo green pass…niente sintomi ovviamente…possibile che queste credenziali siano valide per arrivare/partire dall’Inghilterra ma non per “uscire” da un loop come quello in cui potrei essere infilato?!?
    Vorrei chiarire con loro ed evitare multe (ho letto 1000£ e più…) così come eventuali “segnalazioni alla frontiera” che si possano ripresentare ogni volta che torno in UK…ma non ho idea di come risolvere la cosa!
    Ti/vi prego…datemi qualche consiglio…sono veramente confuso! Grazie!! 🙂

    1. Non mi pronuncio sulle norme italiane (se mai senti la ASL!).
      Anche fossi esente dall’autoisolamento perché vaccinato (vale solo per chi si è vaccinato in UK) dovresti comunque fare un PCR gratis con NHS che ti invierebbero… no, guarda, la cosa da fare è contattarli e spiegargli semplicemente che hai già lasciato il paese prima di ricevere il messaggio.
      Si fa qui:
      https://enquiries.test-and-trace.nhs.uk/s/

      1. Mitico…e chi lo trovava quel link!?!? 🙂 🙂
        Partendo dal link che mi hai mandato, la scelta da fare dovrebbe essere secondo te “enquiry” o “feedback” ?
        Grazie ancora!

  20. Ciao, grazie per le preziose informazioni, avrei una domanda. Se voglio effettuare il test in un’altro posto invece che in aeroporto è possibile? come in italia è possibile in farmacia. Qui sono stato in una farmacia in Buxton e mi hanno detto che non eseguono i test ma di ordinarlo da internet. C’è qualche centro che effettua dei test per la partenza in italia a Manchester? Grazie per la disponibilità.

  21. Ciao di nuovo Cesare,
    ho appena lasciato un post nell’altro blog relativo al Covid, poi ho letto questo con altre informazioni.
    Prima di tutto complimenti per la chiarezza con cui presenti le informazioni. Ho letto un sacco di siti, interpellato uffici e ambasciate e nessuno ha offerto tanta chiarezza.
    Spiego la mia situazione e se mi potessi fornire un chiarimento te ne sarei molto grato. Probabilmente ci sono altri nella mia stessa situazione.
    – Io ho fatto qui in UK il doppio vaccino, seconda dose il 15 di Luglio (piu’ di 180 giorni fa, meno di 270). Ho quindi il certificato di vacinazione NHS
    – A Gennaio ho preso il Covid e sono guarito. Ho quindi un certificato di guarigione NHS valido dal 15 Gennaio
    Domande:
    – Il mio certificato di vacinazione e’ valido per imbarcarmi sull’aereo per andare in italia? La app italiana me lo da come non valido, ma come osservi tu, le normative sul territorio nazionale sono una cosa a parte
    – Una volta in Italia, anche se il mio certificato di vaccinazione e’ scaduto, posso avere il Super Green Pass con il certificato di guarigione NHS? Ho fatto la prova con la app italiana e sembra accettarlo senza problemi.
    Come ho detto, se mi potessi aiutare a dipanare questa matassa te ne sarei davvero grato. Spero che il mio quesito sia utile anche ad altri nella stessa situazione.
    Un saluto e grazie
    Gianluca

    1. Ciao, hai lasciato quattro commenti e rispondo a questo:
      1) Puoi SEMPRE imbarcarti per andare in Italia, sia con che senza vaccino. Ciò che cambia sono le regole che devi seguire (quarantena, etc).
      2) Il tuo NHS Covid Pass da guarito è equipollente e dunque valido come Super Green pass per 180 giorni sul territorio nazionale.
      Alla frontiera il tuo certificato vaccinale (quelli da guarito non contano) dovrebbe valere perché alla frontiera si applicano le regole europee (270 giorni). Tuttavia il tema è ambiguo, ho chiesto chiarimenti ma non me li hanno ancora forniti.

      1. Grazie Cesare.
        Scusami per i 4 commenti, mi sono un po’ confuso e ho fatto confusione pensando che si fossero cancellati.
        Risposta chiarissima, t ringrazio molto.
        Se riesci ad avere chiarimenti sulla durata del certificato vaccinale alla frontiera, ti sarei grato se pubblicassi un commento qui sul sito.
        Io ho provato con ambasciata e varie volte con il servizio 1500 in Italia non ottenendo nulla.
        Se scopro qualche cosa posterò un commento.
        Grazie ancora.
        Un saluto

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