Il principio che regola la copertura sanitaria nell’Unione Europea non è quello della cittadinanza, ma quello della residenza. Pertanto, una volta residenti in UK, non siete più iscritti al Sistema Sanitario Nazionale italiano, e dunque non avete più automaticamente diritto all’assistenza sanitaria non urgente in Italia: in particolare la vostra tessera sanitaria italiana cessa di valere (e, anzi, andrebbe restituita per legge) non solo in Italia, ma anche in Europa.
È vero, ciò non vale per chi non è iscritto all’AIRE, ma questo è perché chi non si iscrive all’AIRE viene considerato residente in Italia a tutti gli effetti (ad esempio fiscali…). Ricordiamo inoltre che iscriversi all’AIRE è obbligatorio, quindi non farlo non è il modo corretto di procedere.
E allora, a cosa ha diritto in tema di copertura sanitaria nell’Unione Europea un italiano residente nel Regno Unito?
Ebbene, ottime notizie: grazie al Withdrawal Agreement, i cittadini europei residenti nel Regno Unito continuano a mantenere un privilegio essenziale nonostante la Brexit: i cittadini europei che risiedono nel Regno Unito continuano a poter usare la propria copertura sanitaria nazionale (cioè l’NHS) in tutta l’Unione Europea, Islanda, Svizzera, Norvegia e Liechtenstein senza spese aggiuntive quando viaggiano. Questo vale anche per i cittadini che si sono naturalizzati britannici, purché avessero vissuto nel Regno Unito prima della Brexit da cittadini europei. Per farlo, tuttavia, è necessario possedere la nuova tessera EHIC rilasciata dall’NHS (quella con l’ologramma). Il rilascio della EHIC è sempre gratuito, e la domanda si fa online in totale autonomia.
Chi invece non avesse diritto alla EHIC perché, ad esempio, ha solo la cittadinanza britannica o è entrato in UK dopo il 1 gennaio 2021 ha comunque diritto a una copertura simile. Una volta registrati con l’NHS e, quando opportuno, pagata l’Immigration Health Surcharge potrete infatti richiedere e ottenere la GHIC (Global Health Insurance Card), che dà gli stessi privilegi della EHIC… ma solo nell’Unione Europea (escludendo dunque Islanda, Svizzera, Norvegia e Liechtenstein).
Come ottenere la EHIC
Chiedere la EHIC o la GHIC è semplicissimo. È sufficiente compilare un modulo online e indicare i propri dati, il proprio National Insurance Number, il proprio NHS number (se non siete registrati vi rimandiamo alla guida dedicata) e fornire una proof of address. La tessera si riceverà per posta all’indirizzo indicato. Purtroppo i tempi di attesa sono estremamente variabili: sappiamo di persone che l’hanno ricevuta dopo due settimane, e di persone che aspettano da sei mesi.
Ma non temete! Anche se sprovvisti di EHIC/GHIC, potete comunque usufruire della copertura sanitaria se viaggiate nell’Unione Europea (keep reading…). Teoricamente, è possibile avere entrambe le carte (una EHIC e una GHIC), anche se al momento la GHIC non copre alcun paese che la EHIC non copre.
Una volta ottenuta, la EHIC o GHIC ha di solito una durata di cinque anni, ma attenzione: potete utilizzarla soltanto finché avete diritto alle cure NHS: se il vostro visto scade o cessate di essere residenti in UK, non potrete usarla in Europa anche se, formalmente, la tessera risultasse ancora non scaduta.
Per chi era in possesso della vecchia EHIC (senza ologramma), precisiamo che essa rimarrà valida fino alla sua naturale scadenza, ma solo nell’Unione Europea.
Se dopo mesi ancora non l’avete ricevuta, potete inviare un sollecito tramite questo form, o in alternativa telefonare al numero 03003301350 (lun-ven, 8-18, sab 9-15 ora UK), dall’estero +441912833909. La fonte è questa pagina, che vi invito a consultare direttamente qualora le informazioni qui sopra non fossero aggiornate.
A cosa dà diritto la EHIC o GHIC
Iniziamo precisando che le regole non sono cambiate con la Brexit, e rimangono le stesse in vigore all’interno dell’Unione Europea, ma molte persone non le conoscono o le interpretano in modo scorretto.
Il principio è il seguente: con la EHIC/GHIC avete diritto in tutti i paesi europei a tutte le cure necessarie (non solo quelle urgenti) a condizioni pari a quelle di un residente nel paese in questione, previste o impreviste, purché il vostro viaggio non sia al solo scopo di usufruire delle stesse.
Ciò comprende non solo le cure urgenti, ma tutte le cure ritenute necessarie. A titolo di esempio: siete in viaggio in un paese europeo in cui la primavera è arrivata in anticipo, siete allergici al polline e vi serve una prescrizione del vostro antistaminico? Con la EHIC/GHIC potrete rivolgervi al sistema sanitario locale e farvelo prescrivere, pagando tanto quanto pagherebbe un residente in base alle regole locali. Analogamente, qualsiasi condizione pre-esistente che necessiti di trattamenti particolari (dialisi, prescrizione di farmaci, esami periodici, gravidanza) è coperta, purché il viaggio non sia all’unico scopo di usufruirne. Inoltre, ovviamente, le cure urgenti rientrano in quelle necessarie.
A volte può essere complesso capire se una cura è considerabile “necessaria” o meno, e la valutazione spetta sempre al professionista sanitario. Un principio guida potrebbe essere quello di considerare non necessarie e quindi non erogabili tutte le prestazioni sanitarie normalmente rinviabili senza il minimo rischio per l’assicurato fino al rientro in patria dal soggiorno temporaneo programmato in Italia per motivi non sanitari (fonte). Infatti, la nota informativa del 4 ottobre 2022 del Ministero della Salute italiano specifica che la copertura sanitaria tramite EHIC, GHIC o certificato provvisorio sostitutivo “comprende non solo le cure urgenti ma tutte le cure ritenute necessarie, comprese prestazioni legate a patologie croniche, pregresse e cure vitali“.
Dobbiamo, tuttavia, fare alcune importanti precisazioni:
- La copertura EHIC/GHIC è riservata ai visitatori. Chi si trasferisce per periodi di tempo più lunghi (dai tre mesi in su) deve iscriversi al servizio sanitario del paese in questione, sempre esibendo la propria EHIC.
- La EHIC/GHIC vi dà il diritto di accedere al sistema sanitario alle stesse condizioni di un residente, il che non vuol dire necessariamente gratuitamente. Facciamo l’esempio dell’Italia: se una prestazione sanitaria prevede il pagamento di un ticket, esso sarà richiesto anche al possessore di EHIC/GHIC. Analogamente, un italiano in visita in UK che utilizzasse la sua EHIC italiana (il retro della tessera sanitaria) pagherebbe la NHS prescription charge se necessitasse di un farmaco.
- Per usufruire della EHIC/GHIC occorre dimostrare che non state viaggiando allo scopo preciso di ricevere cure sanitarie. Pertanto, occorre che il vostro viaggio sia motivato da una ragione legittima diversa da quella di ricevere cure. Questo non vuol dire che le cure debbano essere impreviste: l’esempio tipico è quello di una persona affetta da malattie croniche che, per motivi di lavoro o per visitare amici o familiari, si trattiene qualche mese in un paese europeo: essa avrebbe diritto a usare la propria EHIC/GHIC e accedere alle cure alle stesse condizioni di un residente.
- La EHIC/GHIC non è un’alternativa piena ad un’assicurazione sanitaria. Ad esempio non copre prestazioni sanitarie quali cure in strutture private, spese di rimpatrio, e simili. Semplicemente, tramite la EHIC/GHIC si viene equiparati a un residente in tema di accesso al sistema sanitario pubblico.
Va detto, la Brexit ha generato molta confusione e non tutti gli operatori sanitari italiani sono aggiornati sulle nuove regole. È prevedibile, dunque, che purtroppo incontriate qualche resistenza nell’esercitare il vostro diritto ad accedere al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano tramite una EHIC/GHIC britannica. Ebbene: non demordete! Con pazienza e fermezza, insistete perché è un vostro diritto protetto dal Withdrawal Agreement. Per avvalorare il fatto, e se servisse dimostrarlo a personale sanitario o amministrativo in Italia, vi forniamo i testi scaricabili e stampabili dell’informativa prot. 24788 in data 27/11/2020 e della successiva nota informativa del 4 ottobre 2022. Segnaliamo inoltre questa pagina del Ministero della Salute che replica le informazioni riguardo EHIC e GHIC.
Tuttavia, anche se non riusciste a convincerli è comunque possibile pagare, e poi chiedere il rimborso ad NHS. Non possiamo garantirvi che verrà accettato, naturalmente, deve trattarsi di un tipo di prestazione sanitaria coperto dalla EHIC (dunque, cure necessarie non programmate) e essere stato erogato da una struttura pubblica.
Emergenze: se non avete una EHIC/GHIC o l’avete smarrita
Se siete in Italia o un paese europeo in cui la EHIC/GHIC britannica sarebbe valida, ma ne siete sprovvisti perché l’avete smarrita, dimenticata o anche mai avuta, potete comunque usufruire dell’assistenza sanitaria chiedendo un PRC (Provisional Replacement Certificate). Questa richiesta va effettuata telefonando all’NHS Overseas Healthcare Service +441912181999 dal lunedì al venerdì tra le 8am e le 6pm (orario UK).
Qualora si necessitasse di assistenza al di fuori di questi orari, è consigliato dire al medico che glielo farete avere appena possibile e recarsi comunque ad usufruire della prestazione. Vi chiederanno il vostro National Insurance number, nome, indirizzo in UK, data di nascita, nome della struttura a cui vi siete rivolti e indirizzo email della stessa (così da poterglielo inviare).
L’Italia e il diritto alle cure urgenti
La legge italiana ha una previsione speciale: un cittadino italiano, anche se non iscritto all’SSN, che si trova in Italia ha diritto a cure urgenti gratuite fino a 90 giorni di permanenza all’anno.
Tuttavia, questa fattispecie non dovrebbe applicarsi a quasi nessun italiano residente nel Regno Unito: infatti, per accedervi occorre autocertificare di non avere una copertura sanitaria pubblica o privata… ma, come abbiamo appena visto, chi risiede in UK e ha diritto all’NHS ha tale copertura tramite la sua EHIC/GHIC! Pertanto il consiglio è sempre di portare la vostra EHIC/GHIC con voi, o di chiedere il PRC in caso di emergenza.
Per ulteriori consigli, leggete il nostro articolo dedicato ad andare in Italia.
Cure programmate: il modello S2 (S2 funding route)
Esiste un modo per richiedere cure programmate (quindi non coperte da EHIC) usufruendo dell’SSN nazionale alle stesse condizioni di un residente: è il caso ad esempio di chi preferisce effettuare un intervento in Italia piuttosto che nel Regno Unito. Si tratta del modello S2. In passato esisteva anche la direttiva EU, ma è valida solo per trattamenti precedenti alla Brexit (31 dicembre 2020).
Il modello S2 è una procedura che permette di chiedere a NHS l’approvazione per sottoporsi a un trattamento sanitario in Italia, o in un altro paese europeo. Per usufruirne esistono dei criteri rigorosi, che sono:
- Il trattamento sanitario richiesto verrebbe normalmente fornito da NHS a un individuo nelle stesse circostanze.
- Prove scritte di una valutazione clinica completa da un medico in UK, in Europa o in Svizzera. La dichiarazione del medico deve indicare chiaramente perché il trattamento è necessario nelle tue circostanze e, se rilevante, qual è un periodo di tempo giustificabile dal punto di vista medico entro il quale dovresti essere sottoposto al trattamento. Il medico dovrebbe sostenere questa affermazione fornendo ragioni oggettive.
- Il trattamento richiesto è disponibile nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale italiano.
- Partendo dalle informazioni fornite dal medico, NHS ha stabilito che lo stesso trattamento o equivalente non può essere fornito da NHS entro il suddetto periodo di tempo giustificabile dal punto di vista medico.
- Il trattamento richiesto non è sperimentale o parte di una sperimentazione farmacologica.
- Il trattamento richiesto non è un trattamento di emergenza (che, ricordiamo, sarebbe coperto dalla EHIC).
In sunto, occorre dimostrare che è necessario sottoporsi al trattamento sanitario in Italia e non è saggio invece aspettare di tornare nel Regno Unito. Tuttavia, NHS si riserva di approvare domande che non rispettano tutti i criteri a propria discrezione.
Una volta procuratisi tutti i documenti, occorre inviare la domanda a NHS tramite email, compilando un apposito form.
Partorire all’estero (in Italia, Europa o Svizzera)
Esiste un modo per richiedere ad NHS di finanziare la nascita del proprio figlio in uno stato UE o in Svizzera. Occorre compilare questo form, ma attenzione: tale form copre solo le spese relative al parto e alla nascita, quindi per ogni altra prestazione sanitaria (potenzialmente necessaria) servirà avere una EHIC o GHIC con se.
E un europeo che viene nel Regno Unito?
Il mantenimento dell’accordo sulle coperture sanitarie reciproche dopo la Brexit si applica, naturalmente, anche nell’altra direzione. Un italiano che visita il Regno Unito potrà, pertanto, accedere all’NHS tramite la propria EHIC italiana… che altro non è che il retro della tessera sanitaria!
Si applicano regole analoghe a quelle descritte qui sopra ma, per ulteriori dettagli, consultate il nostro articolo dedicato a visitare il Regno Unito dopo la Brexit.
E… c’è un’ulteriore privilegio: sapevate che uno studente che ha pagato l’Immigration Health Surcharge per ottenere il visto da studente, ed è in possesso di una EHIC valida dal proprio paese di origine, ha diritto al rimborso della Immigration Health Surcharge se non ha mai lavorato in UK in quel periodo? Info e modulo per richiederlo.
Per approfondire
Pagina del Ministero della Salute sulla Brexit
FAQ del Consolato di Londra.