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10 cose utili per un italiano in Inghilterra dopo la Brexit

Tutti gli italiani in Inghilterra sanno che è opportuno avere sempre un passaporto in corso di validità, un NIN, un conto in una banca inglese, e qualche proof of address a portata di mano. Altri temi, non meno utili, sono però meno noti o comunque meno diffusi nella comunità:

1) L’ISCRIZIONE ALL’AIRE

AIRE

L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero è il registro dei cittadini emigrati all’estero, con i relativi recapiti. Molti italiani non si iscrivono, il che può avere conseguenze negative non banali. Iscriversi è gratuito, e si fa tramite Fast-IT.

  • Iscriversi all’AIRE è obbligatorio se si risiede all’estero per 12 o più mesi.
  • Tantissimi servizi consolari sono riservati agli iscritti all’AIRE nella circoscrizione di competenza.
  • Chi non si è iscritto all’AIRE è presunto residente in Italia, con tutte le conseguenze (anche fiscali) del caso.
  • Se è vero che iscrivendosi si perde l’assistenza sanitaria in Italia, per chi vive in UK non è un gran problema: basta procurarsi una EHIC (o GHIC).

2) IL CERTIFICATO DEL PROPRIO CODICE FISCALE

Certificato di attribuzione del codice fiscale

Si tratta di una copia timbrata del certificato di attribuzione del codice fiscale. Richiederla è sempre gratuito e si fa tramite il proprio Consolato. Questo documento non ha scadenza.

  • La tessera sanitaria non viene rinnovata per gli iscritti all’AIRE, e dunque non vale più come prova di codice fiscale una volta scaduta, né è possibile ottenerne una nuova.
  • Spesso il codice fiscale viene richiesto per sbrigare varie pratiche o per verificare l’identità assieme a un documento (un esempio? Serve per fare lo SPID).

Per gli iscritti AIRE presso il Consolato di Londra è possibile richiederlo tramite Fast-IT, cliccando su “Anagrafe Consolare” e poi sul servizio apposito. Invece, per gli iscritti presso il Consolato di Manchester al momento è possibile richiederlo solo tramite l’invio di una lettera postale.


3) LO SPID o un’identità digitale

SPID Sistema Pubblico di Identità Digitale

Si tratta del sistema di identità digitale italiano. Richiederlo è possibile per tutti i maggiorenni, e farlo ha di solito un costo contenuto e una tantum (10-20€): poi rimane gratuito per sempre.

  • Dal 1 gennaio 2026 sarà obbligatorio avere lo SPID o la carta di identità elettronica per usare i servizi consolari digitali per tutti gli italiani all’estero (Fast-IT, Prenot@mi,…).
  • Anche se la deadline è lontana, lo SPID facilita tantissime operazioni ed è in generale consigliato a tutti. Interagire con la pubblica amministrazione italiana tramite lo SPID è facile e agevole, eliminando tantissima burocrazia.
  • Chi ha una CIE (carta di identità elettronica) 3.0 con PIN non ha bisogno dello SPID, potendo utilizzarla come identità digitale.

4) LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA (CON PIN)

Carta di identità elettronica

Si tratta della versione più moderna del documento. Si riceve per posta dopo un appuntamento in persona al Consolato per gli iscritti all’AIRE, al costo di circa £20 (£25 se duplicato).

  • In molti casi il suo utilizzo è alternativo a SPID e, comunque, permette di ottenere lo SPID gratuitamente.
  • Può sempre essere utilizzata per viaggiare verso l’Italia, e se possessori di Pre-Settled o Settled status anche verso il Regno Unito per sempre.

5) UNA TESSERA EHIC/GHIC

Retro GHIC e EHIC

Richiederla è sempre gratuito e si fa online. Si tratta della versione britannica della tessera sanitaria. Con una EHIC/GHIC si ha diritto alle cure necessarie nei paesi dell’Unione Europea e in Svizzera, e con una EHIC in UE, Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

  • Per gli italiani iscritti all’AIRE la tessera sanitaria italiana non è più valida né in Italia né in Europa, salvo rare eccezioni. Diventa dunque essenziale procurarsi una EHIC quando si viaggia in UE (inclusa l’Italia!).
  • La EHIC è riservata a chi vive nel Regno Unito da prima della Brexit (di solito avendo uno status), la GHIC invece può essere richiesta da tutti coloro che hanno diritto all’NHS.
  • Dà diritto a ricevere cure necessarie (non solo urgenti!) in tutti i paesi in cui è valida, a meno che il viaggio non sia allo scopo di ricevere tali cure.

6) UNA PATENTE UK

Patente UK

La conversione da quella italiana si fa per posta, al costo di £43. Sebbene sia possibile guidare con la patente italiana fino al compimento dei 70 anni, è comunque consigliato convertire la propria patente. Infatti:

  • È una proof of residence riconosciuta.
  • Permette di dimostrare la propria identità digitalmente tramite Government Gateway, utilizzato tra gli altri da HMRC.
  • Si può utilizzare in Italia senza problemi e senza documenti aggiuntivi se si è in visita (purché iscritti all’AIRE!), e fino ad un anno se si torna a vivere lì (poi va riconvertita).
  • Se si è in possesso di uno status di immigrazione digitale (tra cui c’è il (pre)settled status) non occorre inviare il documento per posta per convertire la propria patente – è sufficiente allegare uno share code.
  • La patente italiana ad un iscritto all’AIRE residente nel Regno Unito non viene rinnovata dall’Italia – andrà dunque comunque convertita alla scadenza.

7) UN CONTO IN BANCA IN VALUTA MULTIPLA

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Un conto in valuta multipla con Wise, Revolut o altri provider permette di convertire facilmente e con tassi di cambio convenienti, facilitando i viaggi in Europa o i trasferimenti di denaro dall’Italia.

  • La maggioranza dei servizi di cambio di valuta applica tassi di cambio inferiori a quelli di mercato, o fa pagare fees elevate.
  • Questi conti hanno anche una carta di debito che supporta più di una valuta.

Per chi invece avesse bisogno di un conto con IBAN italiano, rimandiamo all’articolo dedicato.


8) SERVIZI PER MONITORARE IL PROPRIO CREDIT REPORT

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Tutti i residenti in Inghilterra hanno fascicoli presso tre agenzie di credit rating (Experian, TransUnion, Equifax). Esistono vari servizi che permettono di vedere il proprio credit score e il relativo credit report, gratuitamente.

  • È consigliabile monitorare tutti e tre i report.
  • In caso si fosse vittima di furto di identità, monitorare il proprio report permette di accorgersene subito, agire tempestivamente e limitare i danni.

9) UN GOVERNMENT GATEWAY ACCOUNT

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Sebbene molto più limitata della versione italiana, si tratta della versione britannica dell’identità digitale. Averla permette di effettuare moltissime operazioni e interagire con vari enti, come DWP (competente per benefits e pensioni), HMRC (competente per tasse), e molto altro. Insomma, semplifica la vita!

La procedura per ottenerla è gratuita ma non facilissima se si ha solo un passaporto italiano: la spieghiamo qui.


10) MANTENERSI AGGIORNATI

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Lo shock della Brexit è ancora in corso e ogni mese cambiano molte cose nei rapporti tra Regno Unito e Unione Europea: pertanto è indispensabile che tutti gli italiani in Inghilterra si mantengano aggiornati. Vi consiglio di:

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